Casa

Cos’è Marta e Maria ?

Accoglienza – Inclusione – Formazione – Educazione – Indipendenza

Questo si propone l’Organizzazione di Volontariato “Marta e Maria”: rendere autonome, responsabili  ed indipendenti le donne ospitate che sono state o sono vittime di disagi o violenze,  fornendo loro una nuova opportunità di inserimento sociale in piena autonomia .

eventi a calendario

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Nasce associazione Marta e Maria

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Parte l’attività di accoglienza

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Inaugurazione nuova casa a Mussotto nei locali dell’ex asilo in strada Guarene 9/A

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Inaugurazione centro di pronta accoglienza in piazza Urbano Prunotto

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Il centro accoglienza viene trasferito in una casa indipendente in viale Cherasca 17

la Storia

L’Organizzazione di Volontariato “Marta e Maria” è nata nel giugno 2005 dall’esperienza del Centro d’Ascolto Caritas della parrocchia di Santa Margherita di Alba.

La tipologia delle persone che si rivolgevano al Centro d’Ascolto evidenziava l’esigenza di offrire situazioni concrete di aiuto a donne e madri.

Da qui la necessità di organizzarci in una Associazione vera e propria per attuare collaborazioni più stabili e rinforzare, per quanto possibile, quella parte di volontariato cittadino dedicato alle donne: donne in difficoltà abitativa e lavorativa, donne costrette a subire violenze, donne sole con bambini che, non avendo quindi problemi di competenza del SERT o del CIM, non hanno a chi rivolgersi.
L’iniziativa di aprire un Centro d’Accoglienza ha avuto il sostegno economico della Caritas di Alba, l’approvazione degli Enti Pubblici titolari dei Servizi Socio – Assistenziali (Comune e Consorzio Socio – Assistenziale) e così il 2 dicembre 2006 è stato inaugurato il “Centro di Pronta Accoglienza Marta e Maria” in un grande appartamento preso in affitto in un condominio vicino al Centro Storico: quattro camere, cucina e servizi per un totale di otto posti letto.

Le ospiti, dopo un periodo di prova necessario per valutare da entrambe le parti la sostenibilità del progetto, ricevono aiuto in collaborazione con le Assistenti Sociali di territorio, per la ricerca di un posto di lavoro, per l’inserimento dei figli nelle Strutture Scolastiche e per la ricerca di un’abitazione autonoma per la cui locazione l’Associazione si poneva come garante.

Gli otto posti sono stati presto tutti occupati, per cui è stato necessario affittare anche l’appartamento attiguo, fortunatamente vuoto, raddoppiando così la disponibilità abitativa.
La sistemazione del Centro d’Accoglienza in un condominio ha però sollevato qualche problema con alcuni vicini disturbati dalla presenza di persone di diverse etnie e, soprattutto, dal rumore che i numerosi bambini, non sempre disciplinati, producevano.
Per questi motivi nel mese di luglio 2008 il Centro d’Accoglienza è stato trasferito in una casa indipendente, affittata a poche centinaia di metri da piazza del Duomo, mantenendo inalterato il numero dei posti.

La Collaborazione con le Pubbliche Amministrazioni è stata concretizzata con la stipulazione di una convenzione con il Consorzio Socio – Assistenziale Alba, Langhe e Roero che sostiene economicamente le spese per le persone residenti nell’ambito della propria competenza amministrativa.

Il Comune di Alba ha erogato significativi contributi anche tramite l’approvazione di progetti finalizzati al reinserimento sociale delle persone ospitate.

Il centro è autogestito dalle ospiti sotto il controllo dei volontari che passano più volte al giorno, provvedono a non fare mancare i beni di prima necessità e controllano che tutte rispettino il regolamento che firmano al loro ingresso. Altro compito dei volontari è di aiutare le ospiti nella gestione dei figli e nell’inserimento graduale nell’ambito lavorativo e sociale in collaborazione con l’ente che le ha accompagnate.

Ad oggi sono passate circa 150 persone tra donne e minori, si tratta di donne straniere ed italiane abbandonate o picchiate dai mariti, casi di badanti che hanno perso il lavoro o di famiglie sfrattate delle quali i servizi sociali ci hanno affidato le mamme con i bambini e provveduto a sistemare i mariti nel centro d’accoglienza maschile di Via Pola.

Nella gestione del centro i problemi non mancano: dall’organizzazione della vita quotidiana (provvedere alla spesa, organizzare i turni per la pulizia dei locali comuni), alla convivenza di persone provenienti da culture diverse (moldava, nigeriana, senegalese, marocchina, italiana, rumena, tunisina, albanese ecc..) , l’apprendimento della lingua, gli avviamenti a corsi di formazione, l’inserimento lavorativo, la gestione dei figli durante gli inserimenti lavorativi delle mamme.

il Progetto

Accoglienza – Inclusione – Formazione – Educazione – Indipendenza

la Casa

Accoglienza – Inclusione – Formazione – Educazione – Indipendenza

il Direttivo

Presidente :         Gatti Mario

Vice Presidente : Crismani Simona

Tesoriere :           Montrucchio Margherita

Segretario :          Giordano Silvia

Consigliere:         Promio Roberto

Consigliere:         Sobrero Remo

Consigliere:         Gatti Paola

Consigliere:         Ferrari Barbara

Consigliere:        Bolla Simone

cosa fanno i Volontari

Nella grande casa bianca al Mussotto le donne in difficoltà sono accolte da una trentina di volontari, ognuno con qualcosa di diverso da donare, che a turno le aiutano ed accompagnano nelle cose di ogni giorno, perché un giorno non abbiano più bisogno di aiuto.

  • ogni giorno c’è chi distribuisce il cibo e generi di prima necessità come Ivana che dice :
  • quando vengono donati capi di abbigliamento e scarpe c’è Rosy che mette in ordine il magazzino e dice : “Io sono una volontaria che gestisce il guardaroba suddividendo i capi e le calzature per taglia e tipo”
  • i tanti giocattoli riciclati vengono selezionati e distribuiti ai bambini ospiti da Silvia che dice : “poter regalare un gioco, sebbene usato ad un bimbo che non ne ha, fa bene a lui e a me”
  • la didattica a distanza per i bambini di Marta e Maria è seguita da Patrizia che cura il collegamento con il PC e dice “
  • le giovani ospiti seguono la scuola di italiano aiutate da Giada che dice:

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